Masseria San Vincenzo

L‘epoca della prima costruzione della masseria, in contrada rurale San Vincenzo a Spinazzola, può farsi risalire all’XI secolo. L’attuale struttura presenta all’interno alcuni semplici elementi architettonici inglobati in una struttura notevolmente innovata, costruita probabilmente verso la fine del secolo scorso, i quali, apparentemente, sembrano riferirsi ad ambienti molto simili a delle cellette. Questo particolare fa pensare che la struttura sia stata utilizzata in primis come convento o meglio eremitaggio, (ma solo secondo una limitatissima tradizione orale), e successivamente dai Templari, i quali, in obbedienza alle disposizioni del loro primo Gran Maestro, lo trasformano in Ospedale.
Costituita da due piani, la struttura, al piano terra, soddisfaceva innanzitutto esigenze pastorali, con vani per deposito di cereali, stalle per allevamento, locali per la lavorazione del latte, del vino e dell’olio.
Con l’acquisizione da parte di Francesco D’Amato, dopo alcuni anni di intensa attività, stimolato dai figli Sebastiano e Pasquale con il fattivo preziosissimo contributo del fratello Michele e il figlio Pasquale, si è sentita la necessità di fare della masseria un progetto ancora più ambizioso, che usciva dagli schemi, ormai diffusi, dell’agriturismo.

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Avendo circa 32 ettari di proprietà di oliveto, coltivati in maniera totalmente biologico, si decide, di lì a poco, di avviare un primo piano di ristrutturazione aziendale, che prevedeva, oltre alla riqualificazione dell’intero immobile, anche e soprattutto la realizzazione di un frantoio oleario con macchine di nuovissima generazione e con procedimento di spremitura a freddo.
Il progetto quindi doveva presumere oltre alla coltivazione degli uliveti innanzi detti, anche la lavorazione delle olive per la produzione di OLIO DI OLIVA BIOLOGICO con relativo imbottigliamento e commercializzazione.
L’AGRICOLTURA BIOLOGICA, cui si fa riferimento, è un metodo di produzione che certifica e controlla tutte le fasi di produzione di un alimento, perché segue precise regole. Questo metodo ricompone l’equilibrio dei cicli vitali naturali, i quali divengono fondamento dell’attività produttiva agro-zootecnica.
Tale metodo quindi è un valido modello per la sicurezza alimentare e la salvaguardia dell’ambiente e consiste nel :
- Coltivare i terreni e renderli fertili senza l’impiego di prodotti chimici di sintesi (artificiali costruiti nei laboratori)
- Senza OGM (organismi geneticamente modificati)
- Utilizzando soltanto materie organiche e minerali naturali, usando la rotazione delle colture (per la difesa e la prevenzione da parassiti, malattie, erbe e infestanti).
La salvaguardia di prodotti alimentari come l’OLIO DI OLIVA BIOLOGICO diventa perciò un obbligo per garantire la SICUREZZA IGIENICO-SANITARIA con lo scopo di produrre alimenti sani di ALTO VALORE NUTRITIVO che, come ci piace dire, è il nostro ELISIR DI LUNGA VITA.

 

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32
Ettari
di Uliveti
5.000
Alberi
di Ulivo
270.000
Chilogrammi
di Olive
55.000
Litri
di Olio